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Il ROV si presenta come un piccolo siluro con una lunghezza di 90 cm, un diametro di 30 cm ed una massa di 8 kg., dotato di cinque propulsori che consentono movimenti di rotazione e traslazione; essi danno la possibilità di mantenerlo stabile in overing, rendendolo nello specifico ideale per l’ispezione delle carene navali ed il controllo delle eliche.
L’architettura è quella di un battello ad assetto fisso. Il corpo principale è totalmente allagato e la neutralità di galleggiamento e di assetto orizzontale garantita grazie all’adozione di due galleggianti alloggiati lateralmente nella sezione di poppa e di una zavorra collocata tra le due ali inferiori. Sia i galleggianti che la zavorra sono mobili e possono essere riposizionabili lungo la direzione longitudinale così da poter riconfigurare l’assetto del veicolo in funzione dei dispositivi installati.
Il veicolo è in grado di trasportare sino a 5 kg di payload senza che questo comporti significative variazioni di autonomia e/o manovrabilità.
Le condizioni operative ottimali richiedono che il battello risulti leggermente positivo (spinta di galleggiamento compresa tra i 50 ed i 100 g).
Nella versione attuale il ROV è dotato di un sensore di pressione, un termometro, tre accelerometri, tre giroscopi e tre magnetometri che consentono il controllo automatico della rotta e della profondità. Tale controllo viene effettuato dalla superficie tramite un cavo ethernet che trasmette i segnali anche per lo streaming video.
A bordo è installata una camera capace di registrare filmati in formato full-HD e 4K.
Il battello è in grado di scendere ad una profondità di 300 m. Allo Stato attuale la massima profondità raggiungibile è di 50 m. (limite imposto dalla lunghezza del cavo).
Abbiamo in fase di completamento un secondo prototipo sul quale è installato un sistema GPS acustico per la georeferenziazione del battello.
Questo sistema è composto da quattro idrofoni posti in superficie e georeferenziati tramite GPS e da un ricevitore acustico installato a bordo del veicolo; ciò consentirà di georeferenziare le immagini ed i dati raccolti.
L’obiettivo è quello di trasformare il ROV in AUV ovvero un battello che possa compiere le missioni in completa autonomia eliminando il cordone ombelicale.
Il prototipo sarà dotato di un sonar a fascio multiplo con un range tra 20 cm e 50 m., che associato al sistema di acquisizione ottico permetterà la produzione di modelli 3D anche in condizione di scarsa visibilità.
Abbattimento dei costi per l’ispezione di imbarcazioni, dighe, piattaforme petrolifere e strutture sommerse in quanto necessita un solo operatore. Inoltre grazie ai bassi costi può essere incrementata la frequenza delle ispezioni innalzando così il livello di sicurezza.
Elettronica di controllo
• Driver per il controllo e l’alimentazione dei motori
• Camera Video full HD (Foto 4K)
• Gimbal a 2 assi
• Sensore di pressione e temperatura
• Quattro sensori di umidità (due collocati nel vano elettronica e due nel vano batteria).
• IMU a 9 assi (3 magnetometri, 3 giroscopi e 3 accelerometri).
• Elettronica di controllo di due sonar utilizzati come sensori di prossimità (minima distanza rilevabile 60 cm, risoluzione 15 cm).
• Elettronica di controllo ed di alimentazione per il generatore di impulsi ultrasonori impiegato dal sistema di georeferenziazione (GPS acustico).